TRENTO - Malgara in arrivo 30 milioni, sindacati prudenti. Meneghelli Uila "pagare subito retribuzioni arretrate"

gio 17 settembre 2015

AVIO – In arrivo da Las Vegas Trenta milioni di euro per cambiare il destino della Malgara Chiari e Forti. L’azienda di Borghetto che si occupa di pasta alimentare fresca e che da anni sta vivendo un incubo economico (debiti aggiornati al 2011 pari a 48,8 milioni) potrebbe trovare nuova “linfa” grazie al prestito milionario da parte della Pintus Group Llc, società statunitense con sede in Nevada guidata dal finanziere italiano Curio Pintus.

Ma chi attende conferme sono soprattutto i 110 dipendenti che hanno spettanze arretrate da mesi e la cui cassa integrazione straordinaria è destinata a terminare a fine anno.

«Auspichiamo che le notizie che trapelano siano confermate dai vertici aziendali in tempi rapidissimi — sostengono Andrea Meneghelli della Uila Uil, Manuela Faggioni della Flai Cgil e Franco Zancanella della Flai Cisl —. Ci attendiamo che nell’incontro in programma per la settimana prossima la proprietà scopra le carte su quanto intende fare per il futuro di Malgara. Per noi è prioritario che vengano pagate ai lavoratori le retribuzioni arretrate e si presenti un piano industriale valido ad assicurare un futuro certo allo stabilimento di Borghetto». Se la cifra di 30 milioni di euro dovrebbe essere sufficiente per coprire il debito dell’azienda e realizzare gli investimenti necessari a far ripartire la produzione, non basta per dissipare le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori. «Uno dei gravi problemi di Malgara è l’esiguità dei sui clienti. Lavorare per un grande committente o poco più espone l’impresa a rischi notevoli — sostengono i tre segretari —. Per tale ragione è indispensabile che la proprietà ci illustri in modo chiaro e rapido cosa intende fare. Da parte nostra continueremo a spingere perché vengano saldati subito i debiti nei confronti dei dipendenti».

Sul tavolo delle trattative resta anche l’ipotesi di una nuova commessa importante, e la prudenza è d’obbligo, viste le tante occasioni sfumate, dalla Lidl alla Tesco. Di questo e di altro si parlerà il 24 settembre in un incontro già fissato da tempo tra azienda, sindacati, Provincia e comune di Avio, ed i rappresentanti di Pintus Group. Sarà l’occasione formale per delineare le strategie e ottenere tutte le chiarificazioni del caso, sempre dando la priorità alle esigenze dei lavoratori.

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