Industria Alimentare, chiusura controparti vanifica nostri sforzi per rinnovo CCNL
ven 21 febbraio 2020“Niente contratto e niente soldi per 400 mila lavoratrici e lavoratori dell’industria alimentare. Un fatto grave dopo sei mesi di negoziato e venti incontri tecnici e ancor più grave per un settore che è la punta di diamante dell’economia del paese e che ha appena fatto registrare nei 12 mesi del 2019 un +3% di crescita della produzione industriale.
All’appello non mancano solo aumenti salariali adeguati, ma anche risposte importanti su quale progetto di formazione il settore alimentare intende investire nei prossimi anni, su come intende affrontare il ricambio generazionale, innovare la classificazione e l’inquadramento e su come garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati nello stesso sito ma con contratti diversi.
Sono questi i motivi più importanti che hanno portato alla rottura del tavolo e che determineranno il blocco degli straordinari già da questo sabato e per i prossimi 30 giorni, assemblee in tutti i luoghi di lavoro.
Ci siamo impegnati a fondo, anche negli ultimi due giorni, per cercare soluzioni equilibrate, ma purtroppo le chiusure delle controparti hanno vanificato ogni sforzo”.
Lo afferma Stefano Mantegazza, Segretario Generale Uila, in merito alla rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL industria alimentare.