I° Congresso Uila Territoriale di Verona e Trento: confermato il Segretario Bozzini
mer 16 aprile 2014
“Dare gli stessi diritti, lo stesso salario, le stesse condizioni a chi lavora per le cooperative agroalimentari è la nostra sfida”.
Giuseppe Bozzini è stato confermato, all’unanimità, segretario della UILA Verona-Trento. Il 1° congresso della UILA territoriale, che si è tenuto all’Hotel Crowne Plaza di Verona, ha visto la partecipazione anche di Stefano Mantegazza, segretario generale UILA nazionale, di Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, di Lucia Perina, segretario generale Uil Verona e di Walter Alotti, segretario generale Uil Trento.
“La prima sfida che ci si pone davanti – ha spiegato il neo segretario Bozzini – è quella di riunificare il mondo del lavoro che, nel nostro settore, vuole dire che le persone che lavorano per le cooperative agroalimentari abbiamo gli stessi diritti, gli stessi salari, le stesse condizioni di chi lavora al loro fianco, ma assunto direttamente dalle aziende. Non si tratta solo di azione sindacale, ma di un’attività più complessa da realizzare assieme alle imprese che devono capire che il lavoro non si valorizza sacrificando i diritti”.
Il secondo obiettivo per i prossimi 4 anni è quello di rafforzare la bilateralità. “In uno Stato che non è più in grado di mantenere questo modello di welfare state – ha chiarito Bozzini – la bilateralità è uno strumento fondamentale a difesa e a supporto del reddito di chi lavora in agricoltura e nel settore agroalimentare. Per proteggere il reddito e per far fronte ai futuri tagli del welfare, la bilateralità è necessaria”.
L’agroalimentare in Italia ha rappresentato, in questi anni di crisi, uno dei settori più dinamici, ponendosi in sostanziale controtendenza rispetto a un’economia stagnante. Il settore, infatti, ha raggiunto importanti valori di Pil, un significativo livello di export e, soprattutto, ha raggiunto livelli occupazionali in grado di dare lavoro a quasi 3 milioni di persone tra imprenditori, lavoratori dipendenti e autonomi.
Tuttavia, nonostante queste performance, il comparto agroalimentare italiano, non ha avuto un’adeguata attenzione da parte delle istituzione pubbliche e politiche. Coltiviamo, trasformiamo, creiamo buoni prodotti ma non li sappiamo valorizzare.
Nel 1° Congresso provinciale UILA Verona-Trento sono stati trattati e discussi i temi che riguardano:
– l’assistenza e i servizi ai lavoratori, al cittadino e alle loro famiglie: con la progressiva crisi dei sistemi di welfare state l’assistenza del sindacato è in continua crescita;
– le Cooperative nel mondo agroalimentare, circa 900 a Verona. L’idea di un nuovo modello di rappresentanza e di contrattazione per i lavoratori delle coop che operano direttamente a servizio delle imprese. Occorre creare e sviluppare una contrattazione aziendale unica dove tutti i lavoratori concorrono partecipano e beneficiano dei risultati ottenuti;
– la nascita di Agri.Bi. l’ente bilaterale dell’agricoltura veronese (unico nel Veneto) che ha come scopi l’integrazione dei trattamenti assistenziali previsti dalla legge in caso di malattia o di infortunio degli operai agricoli; l’erogazione di prestazioni a sostegno del reddito per gli operai agricoli; la promozione di misure per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro della provincia, nonché la promozione della formazione per gli operai e per le aziende del comparto agricolo;
– il progetto di co-sviluppo per la Nigeria, attivo nell’area di Benin-City, nato dalla volontà della UILA di Verona di sostenere micro attività imprenditoriali nei Paesi di origine dei propri tesserati non italiani. L’obiettivo è garantire attività sostenibili per coloro che auspicano di ritornare in patria, favorendo il ricongiungimento famigliare e le potenzialità di crescita della realtà locale.
Con queste premesse il sindacato UILA di Verona, attraverso la consulenza di Tony Osasu Asemota, Aiwaguore Hutson Kennedy e Ekhator John Roger Lucky, tutti tesserati UILA, ha ideato un progetto di sicurezza alimentare nei distretti rurali di Obayantor, Iyeke-Ogba e Iruenowina, alle porte di Benin City in Nigeria. L’esperienza della comunità nigeriana residente a Verona, unita alla volontà filantropica del sindacato, ha favorito la volontà di avviare attività micro-imprenditoriali in un paese che ha molte risorse agro-forestali però manca di strumenti per farle fruttare.