Cooperative senza terra, il governo intervenga subito, non servono nuove leggi
mar 12 febbraio 2019
“Il dato dell’Inps che ha censito 23.000 imprese e cooperative, cosiddette senza terra, che operano anche in agricoltura, spesso in modo opaco e senza nessuna forma di controllo sulla loro natura e sulla regolarità del loro agire, ripropone con forza la necessità di un deciso intervento da parte del ministro del lavoro nei confronti dell’Inps, così come la Uila ha chiesto da tempo”: è quanto ha dichiarato il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza, intervenendo oggi a Roma al convegno sulle esternalizzazioni in agricoltura, organizzato da Confagricoltura.
“Ci sono tutte le condizioni affinché si possa agire rapidamente, per via amministrativa e senza l’esigenza di nuove leggi, per mettere sotto controllo un settore troppo spesso al centro di fatti criminosi e di irregolarità” ha aggiunto Mantegazza “Basterebbe costituire un apposito registro presso l’Inps, accertare preventivamente l’adeguatezza della cooperativa a gestire e a svolgere le attività a lei appaltate e chiedere all’azienda agricola che stipula un contratto di appalto con una di queste cooperative di trasmetterlo all’Inps e all’ente bilaterale”.
“La crescita esponenziale di queste imprese e cooperative negli ultimi anni” conclude Mantegazza “dimostra come questa attività si presenti agli occhi di una parte del mondo agricolo come una scorciatoia utile anche per risparmiare sul costo del lavoro. Ma oggi si risparmia sul costo del lavoro solo violando la legge a danno dei lavoratori e con ricadute spesso negative anche per le stesse aziende”.