Ccnl alimentare: larga adesione agli scioperi e il 29 mobilitazione nazionale. Uila, Fai, Flai Nazionali: “Un risultato straordinario”

ven 22 gennaio 2016

Giornate di scioperi ieri ed oggi per i lavoratori dell’industria alimentare – settore che occupa oltre 400mila lavoratori - che si sono mobilitati con quattro ore di sciopero articolate in tutte le aziende, a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. Le quattro ore seguono il blocco degli straordinari e della flessibilità che è in atto si dalla scorsa settimana.
La partecipazione allo sciopero è stata altissima segnando in tutta Italia una adesione del 95%.
In molti stabilimenti, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, si è registrata un’adesione del 100%: Parmalat di Parma, alla Barilla di Mantova, Melfi, Novara, Italia Alimentari Gruppo Cremonini Parma, Ferrarini Parma, Grandi Salumifici Italiani di Parma, Sfir Brindisi, Molino Casillo Bari, Coca Cola Verona e Potenza, Stabilimenti La Doria di Angri, Sarno, Fisciano, Newlat di Eboli; Ferrarelle Valcamonica. Blocco della produzione alla Motta di Verona come al Mac Carni di Mantova. Adesione del 95%: Heineken di Taranto; Findus Latina, Peroni Padova, Sammontana di Firenze, Galbani; 93% alla Citterio Milano, 90% alla Perugina, 85% Lavazza di Aosta, 80% alla Ferrero di Alba. Questi solo alcuni dei dati più significativi dello sciopero ancora in corso. 
Lo comunicano in una nota Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil nazionali, precisando che al momento il dato è provvisorio e sarà definitivo solo alla fine dei turni di lavoro odierni.
 
“Si tratta di un risultato straordinario – dichiarano Fai, Flai e Uila nazionali - che evidenzia, senza alcun dubbio, l’importanza del contratto nazionale e la condivisione da parte dei lavoratori dei punti contenuti nella nostra piattaforma. Chiediamo di rinnovare un contratto partendo dai diritti. Vogliamo, ad esempio, che tutti i lavoratori di un medesimo sito produttivo abbiano stessi diritti e stesse tutele, a cominciare dalla sicurezza; vogliamo piena esigibilità ed estensione della contrattazione di secondo livello, cosa che non può avvenire alle condizioni poste da Federalimentare e cioè ad “invarianza di costi aziendali”. Chiediamo che il contratto nazionale rimanga autorità salariale e questo significa riconoscere un aumento dei salari per i lavoratori del settore, che risponda veramente alle loro esigenze e che non venga bilanciato dalla cancellazione degli scatti di anzianità o del premio di produzione congelato. Vogliamo che i costi della crisi non siano pagati ancora una volta dai lavoratori, dopo che il mondo delle imprese già ha avuto molto in termini di sgravi, agevolazioni ed incentivi da parte del Governo”.
“Il risultato di oggi – concludono Fai, Flai e Uila - ci incoraggia nel proseguire la mobilitazione, insieme a tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore, fino alle otto ore di sciopero nazionale già programmate per il 29 gennaio. Sarebbe opportuno che Federalimentare rifletta su questa evidente presa di posizione dei lavoratori del settore piuttosto che continuare a non affrontare le problematiche aperte e cercando vie di fuga del resto inefficaci – come confermano i dati sullo sciopero – come quella di voler spiegare direttamente ai lavoratori il “suo verbo”, seguendo una moda in voga in altri e diversi contesti”.
 

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza
La forte adesione alla mobilitazione e agli scioperi proposti da Fai-Flai-Uila che, in alcune importanti aziende ha raggiunto il 100%, è un chiaro segnale della volontà dei lavoratori di rinnovare il contratto di lavoro e del loro pieno e convinto sostegno alla piattaforma sindacale sulla quale, al contrario, Federalimentare ha risposto fino ad oggi solo con slogan logori e superficiali.

In tutto il paese la mobilitazione dei lavoratori dell’industria alimentare sta crescendo in vista dello sciopero di otto ore che si svolgerà a livello nazionale il prossimo 29 gennaio e per il quale prevediamo una partecipazione ancora più ampia.

Il nostro auspicio è che da parte di Federalimentare e delle aziende giunga un segnale di cambiamento e la disponibilità a tornare al tavolo delle trattative con proposte serie sulle quali riprendere il confronto per trovare un accordo che risponda alle giuste richieste dei lavoratori e alle legittime esigenze delle imprese.

UILA VERONA
Corso Venezia, 107 Verona (VR)
Telefono sede 045 9813561 - Fax 045 533776
e-mail: verona@uila.it   
PEC: uilaveronatrento@pec.it

UILA TRENTO
Via G. Matteotti 71, Trento (TN)
Telefono Segreteria 346 0210046 - Fax 045 533776

Sede di Bovolone
Via Paradiso 2c, Bovolone (VR)
Telefono  045 6901291

Sede di Castel D'Azzano
Via IV Novembre, 5 - 37060 Castel D'Azzano (VR)
Telefono 045 4858708

Sede di Legnago
Via della Repubblica, 1a Legnago (VR)
Telefono 0442 99545

Sede di Isola della Scala
Via Cavour 9, Isola della Scala (VR)
Telefono 045 7300472

Sede di Zevio 
Piazza Ungheria 30, Zevio (VR)

Telefono 045 9813750

Info e orari

 

Uil

Informazioni sui cookie presenti in questo sito

Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici anonimi, necessari al suo funzionamento. Utilizza anche cookie di marketing, che sono disabilitati di default e vengono attivati solo previo consenso da parte tua.

Per saperne di più x