Ccnl alimentare: dopo la “rottura” negoziale la parola passa ai lavoratori
mar 19 gennaio 2016
Dichiarazione del segretario nazionale della Uila-Uil, Pietro Pellegrini
“Ci auguriamo di poter riprendere presto il dialogo con la controparte ma, per il momento, la parola passa ai lavoratori che, nei prossimi giorni, faranno sentire alle aziende la loro volontà di rinnovare il contratto di lavoro”. Cosi il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini commenta la rottura delle trattative sul rinnovo del Ccnl industria alimentare, avvenuta nella notte di ieri.
“Con grande senso di responsabilità, Fai-Flai-Uila, si sono presentate alla seduta plenaria, fissata a oltranza su due giorni proprio con la volontà e l’intenzione di giungere a una rapida e positiva conclusione del negoziato. Abbiamo però trovato davanti a noi una controparte che, al contrario, ha mostrato la volontà di prendere tempo e di rinviare continuamente il negoziato, ma soprattutto priva di una proposta complessiva e di soluzioni praticabili per entrare nel merito di una vera trattativa su temi quali: salario, orario di lavoro, flessibilità, Jobs act. Siamo rimasti al tavolo del negoziato fino a tarda notte ,mentre buona parte della delegazione della controparte si è progressivamente defilata. E questo non è accettabile”.
“E’ poi insopportabile" prosegue Pellegrini "l’atteggiamento assunto sulla questione salariale e sulla pretesa di poter concludere un rinnovo, praticamente a costo zero, dopo che la stessa Federalimentare non fa altro che diffondere dati positivi sull’andamento del settore: i successi di Expo 2015, la crescita annua del fatturato del 4% negli anni 2007-2013, l’incremento dell’84% dell’export negli ultimi 10 anni…Noi siamo sempre pronti a discutere e a trattare su tutto ma sulla base di proposte serie e coerenti con la realtà”.