Agribi tutela la sicurezza. Visitati 900 lavoratori stagionali

mar 09 febbraio 2016

Oltre 900 lavoratori visitati durante le campagne di sorveglianza sanitaria, 469 interventi formativi, 634 manuali informativi distribuiti e circa 200 aziende verificate dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale. È il bilancio 2015 di Agribi, ente bilaterale per l’agricoltura veronese, nato nel 2013 e costituito da Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

A tre anni dall’istituzione, la realtà, che si occupa di salute, sicurezza, formazione, sostegno al reddito e integrazione dei trattamenti assistenziali per gli operai agricoli, sta segnando un trend di costante diminuzione di infortuni in agricoltura, grazie ad un capillare lavoro di collaborazione con le aziende agricole, che vengono aiutate nell’individuare soluzioni tecniche e organizzative per migliorare la tutela della salute. «Andiamo in tutte le aziende agricole provinciali non provviste della figura obbligatoria dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza», raccontano Luca Zanetti, Filippo Grandi e Sabrina Baietta, «assumendo noi il ruolo in azienda. Visitiamo i luoghi di lavoro, consultiamo il documento di valutazione dei rischi e riceviamo le informazioni su sostanze e preparati pericolosi, macchinari, organizzazione, infortuni e malattie professionali». Agribi compieanche un’azione di sorveglianza sanitaria, promuovendo e organizzando gratuitamente, con l’ausilio di medici convenzionati con l’ente, visite mediche per gli operai stagionali impiegati in lavorazioni manuali per meno di 50 giornate annue.
«Le indagini condotte dagli Spisal della provincia di Verona e dall’Inail hanno accertato che i lavoratori anche stagionali impiegati in lavorazioni generiche e semplici sono esposti a rischi per la salute», spiega Luigi Bassani, direttore Agribi. «Perciò Agribi ha avviato dal 2013 una campagna di visite mediche gratuite, con il rilascio al lavoratore di un certificato di idoneità al lavoro nei campi valido due anni, obbligatorio nel momento in cui il Documento di valutazione dei rischi aziendale indica che i lavoratori addetti a queste mansioni sono esposti a rischi per la salute». Nel 2015 sono stati 907 gli stagionali visitati, in gran parte stranieri, di 113 aziende. Numeri quasi raddoppiati rispetto ai 524 del 2014. Sul fronte della formazione, nel 2015, sono stati formati 469 operai agricoli, con il finanziamento di corsi aziendali rivolti agli operai agricoli.Da non dimenticare poi l’attività di integrazione dei trattamenti assistenziali in caso di malattia o infortunio degli operai agricoli, con un bilancio di 2.226 domande gestite dal 2013. Per quanto riguarda la maternità, viene riconosciuta un’indennità economica di 500 euro lordi per ogni figlio nato.

Infine, Agribi dal 2013, ha gestito 478 domande di sostegno al reddito. Nel 2015 sono partiti anche due nuovi contributi: uno per la prevenzione sul lavoro, che prevede un contributo per visite mediche specialistiche e un ammortizzatore sociale, per gli operai a tempo indeterminato licenziati per giustificato motivo.

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