8 Marzo, per la Uila impegno quotidiano affinché 8 Marzo sia tutti i giorni
mar 08 marzo 2016
Dichiarazione della responsabile pari opportunità e politiche genere Uila-Uil, Raffaella Sette
“Come ogni anno la ricorrenza dell’8 Marzo porta con sé la voce delle donne, della loro passione e della loro pazienza, della fiducia nel credere in una società ancora capace di integrare le diversità rendendole specialità; ma al tempo stesso porta con sé il rischio di celebrare pleonasticamente le donne, con iniziative a volte piene di retorica e buone intenzioni, che svaniscono però il giorno dopo.”
Così Raffaella Sette, responsabile pari opportunità e politiche di genere della Uila-Uil interviene nella giornata dedicata alle donne.
“Non è così per noi della Uila, che facciamo di questa giornata un momento per ricordare i risultati conquistati negli anni, sottolineando l’importanza di una donna nella vita familiare, nel lavoro, nella società e valorizzandone tutti quei ruoli che nel solo arco di una giornata è tenuta a ricoprire, ma anche un momento di riflessione che ci spinge ad andare avanti, a fare di più affinché l’8 marzo sia tutti giorni.”
“Nel mercato del lavoro la parità tra uomini e donne è ancora lontana” prosegue Sette “e anche se si sta lentamente accorciando il divario retributivo, l’Italia è ancora in fondo alle classifiche dei paesi Ocse e dell’UE per l’accesso al mercato del lavoro e le deboli tutele sul fronte della maternità e assistenza ai figli. E questo è l’impegno della Uila: fare in modo che in ogni contratto che rinnoviamo, in ogni accordo che sottoscriviamo non venga mai meno l’attenzione alle donne e a nuove soluzioni per aiutarle concretamente ad affrontare le difficoltà che incontrano nel mondo del lavoro e nella conciliazione con il sostegno alla famiglia. Un impegno che portiamo avanti quotidianamente sul territorio, nei servizi, nelle aziende, senza fermarci e che ci dà, in questa giornata, l’occasione di rinvigorire quell’entusiasmo che, purtroppo, ogni tanto vacilla davanti ad una società ancora poco incline a riconoscere alle donne il giusto ruolo.”